Poesiaplanet
Blog di poesia rivolto a tutti coloro che amano, scrivono e si interessano di poesia
mercoledì 25 marzo 2020
domenica 5 gennaio 2020
sabato 4 gennaio 2020
PREMIO LETTERARIO “ Adriana Martino “ - III Edizione
Si organizza la terza edizione del premio letterario
Adriana Martino, articolato per i partecipanti, con una poesia (che non potrà
superare i 30 versi) oppure come alternativa, un breve racconto (1 cartella
digitalizzata ovvero due facciate piene formato A4) con tema libero. Si potrà
concorrere per la Sezione Adulti senza limiti di età e Sezione Studenti (riservata
agli studenti di scuole superiori: liceo, istituto tecnico, istituto
professionale).
Presentazione ed invio: le opere devono
essere inviate entro e non oltre il 30/11/2020 al seguente indirizzo di posta
elettronica: segreteria@premioadrianamartino.it con il relativo indirizzo mail personale.
Il bando è aperto a tutti i partecipanti di ogni età, senza discriminazioni
religiose, di razza e di ceto.
Gli elaborati potranno essere inediti oppure editi ma non precedentemente
premiati in altri concorsi.
E’ richiesta una quota di partecipazione di € 10 a copertura delle spese
organizzative per la sezione adulti – per la sezione studenti la partecipazione
è gratuita. Il versamento potrà essere effettuato sul seguente: IBAN: IT41 N032
6822 3000 EM00 0408 552 intestato a Giulia Berruti allegandone copia insieme ai
testi da inviare.
L’operato della Giuria è insindacabile. Eventuale
indicazione della composizione della stessa Giuria verrà resa nota in sede di
premiazione.
Risultati. Modalità di diffusione
dell'esito del concorso a mezzo stampa ed in rete.
Pubblicazione. E' in facoltà della
Segreteria organizzativa o di casa editrice delegata (nome) pubblicare entro
tre anni i testi inviati, premiati e non, senza obbligo di remunerazione, ma
con l'obbligo di indicare chiaramente l'autore; la proprietà letteraria rimane
sempre e comunque dell'autore.
Obblighi dell'autore. La partecipazione al
concorso implica di fatto l'accettazione di tutte le norme indicate nel
presente bando. La scheda di
partecipazione è scaricabile dal sito www.premioadrianamartino.it.
Tutela dei dati personali. Ai sensi del D. Lgs.
196/2003 "Codice in materia di protezione dei dati personali", i dati
personali dei concorrenti saranno tutelati. La partecipazione al premio implica
la totale accettazione del regolamento. Gli elaborati non verranno restituiti.
La partecipazione al premio non dà diritto ad alcun rimborso spese, né a
compensi per diritti d’autore relativi a qualsiasi pubblicazione. La mancata
osservanza di una qualsiasi delle indicazioni contenute nel regolamento
comporta l’esclusione degli elaborati inviati.
Premi . Al primo classificato della sezione Adulti verrà
conferito un premio in denaro ed attestato di merito – al secondo e terzo
classificato della sezione Adulti verrà conferito attestato di merito e grafica
d’autore. Al primo classificato della sezione Studenti verrà conferito un
premio in denaro ed attestato di merito, ai secondi e terzi classificati della
sez. studenti verrà conferito attestato di merito.
Cerimonia di premiazione. La cerimonia di premiazione si
svolgerà in Monza in sede da stabilire.
Per info e
contatti:
e-mail – segreteria@premioadrianamartino.it
sito –
www.premioadrianamartino.it
Un premio alla memoria
Un premio letterario alla memoria è un giusto riconoscimento ad un autore che, prolunga nel ricordo delle sue opere, una traccia di vissuto che lo contraddistinguerà per le proprie peculiarità nelle tematiche affrontate ed elaborate. Una traccia, forse un granello, ma un piccolo punto fermo a testimonianza di una vita spesa nel rapporto umano, a dispetto delle apparenze formali che lo strutturano. Quella di Adriana Martino è stata una vita dedicata alla ricerca di sè stessa, risalendo alle proprie radici, ma anche una vita caratterizzata dal tormento dell'anima e dal senso di abbandono. Un'esistenza contraddistinta dalla lotta alla violenza sulle donne e dall'impegno a combattere ingiustizie sociali. I suoi romanzi, opere autobiografiche, trattano temi delicati, sono un inno all'amore ma raccontano anche di violenze e di abusi, specialmente infantili, e di una società ancora prevalentemente maschilista.
Il premio Adriana Martino
Adriana Martino aveva origini partenopee ma la sua romanzesca vita la portò a vivere in diverse parti del mondo (diversi anni negli Stati Uniti ed altre parti d'Europa) riportandola negli ultimi decenni a stabilirsi in Brianza (Monza) dove rimase in pianta stabile, raccogliendo le sue numerose esperienze di vita e riassumendole nella stesura di diversi romanzi tra i quali: "Io cerco Jolanda" - "Il sentiero ritrovato " - "Il fallo ignorante " - " Le guerre di Shyana" e "L'undicesima nuvola". La sua produzione non si sarebbe fermata perchè la scrittura divenne nutrimento per la sua anima, purtroppo un male incurabile pose la parola fine alla sua umanissima, drammatica ed appassionata esperienza terrena. In Brianza ebbe modo di intessere una fortissima amicizia con Giulia Berruti e sebbene di origini diverse, il loro legame restò solido oltre la vita, infatti grazie all'amica Giulia, promotrice del premio letterario "Adriana Martino" la figura di questa sognatrice-combattente vive ancora nel ricordo della sua persona, attraverso questo premio e tutte le persone che l'hanno amata e conosciuta. Siamo oramai alla terza edizione del premio Adriana Martino che si svolgerà nel 2021.
lunedì 23 dicembre 2019
Il premio Isabella Morra
Il premio Isabella Morra si celebra ogni anno nella Villa reale di Monza e viene curato dalla casa della Poesia di Monza di cui è Presidente Antonetta Carrabs e fondatrice dello stesso premio. Questo premio è dedicato alla poetessa italiana Isabella Morra nata a Favale (l'odierna Valsinni in provincia di Matera) nel 1520 e morta nel 1545, poetessa che ha lasciato versi di rara bellezza e con un tragico destino. Vi suggerisco di leggere la sua tragica ed affascinante storia. Si tratta di un importante premio che si svolge annualmente a Monza, nella prestigiosa sede della Villa Reale, con il patrocinio del Comune di Monza.
Premio Abbadia Lariana
Il premio di poesia Abbadia Lariana, pittoresco paese della provincia di Lecco, fu ideato ed organizzato da Vitale Tagliaferri e patrocinato dal Comune di Abbadia con l'approvazione ed il supporto del giovane Sindaco di allora, tenutosi nel 2004, venne replicato l'anno successivo (2005) con numerose adesioni e con la partecipazione di un nutrito gruppo di simpatizzanti tra i quali si distinsero diverse giovani voci.
domenica 22 dicembre 2019
E così sei qui
Ubriaca di luce vado nel sole dopo la buona pioggia.
Ho rotto gli ormeggi di questo mio tempo inesorabile
Ho rotto gli ormeggi di questo mio tempo inesorabile
e seguo il tuo canto
fino al prossimo gorgo
che pulsa in ogni filo d’erba.
Il giorno si è appena disteso
e io mi raduno
nel suono della tua tempesta dolce
nel cielo che gronda dei suoi azzurri
nel formicolio d’albe
E così sei qui.
Un tuo piccolo gesto mi sfiora le mani
mentre vieni incontro alle mie maree.
Siamo accanto nel nembo d’aria
assottigliati
fino al nuovo incendio.
(Antonetta Carrabs)
sabato 21 dicembre 2019
I premi di poesia
I premi di poesia dovrebbero avere la funzione di premiare poeti che si distinguono per il significato della loro opera rendendone pubblicamente l'evento, per far conoscere gli autori al pubblico degli appassionati diffondendone il loro valore. Nel nostro paese questi premi sono numerosi ed alcuni di grande rilevanza artistica. Organizzare un evento del genere richiederebbe sponsor (per i costi della premiazione: brochure pubblicitarie, diffusione in rete e sui quotidiani, targhe, coppe, diplomi e premio personalizzato ai vincitori) ed addetti ai lavori per la valutazione e premiazione delle opere. Inoltre la scelta di una sede dove premiare e magari il patrocinio del Comune o della Regione dove l'evento si svolge. Non è uno scherzo, ed il buon esito di un premio di poesia dipende dall'insieme di tutte queste cose sopra elencate, nonchè dalla pazienza degli organizzatori, la loro competenza ed il giusto equilibrio per mediare tra una giuria che magari avrà gradimenti differenti nella valutazione dei testi che pervengono. Sarebbe sicuramente la strada più allettante e gratificante far partecipare gratuitamente coloro che desidererebbero partecipare, ma non sempre si può, specialmente quando gli sponsor non ci sono e gli organizzatori fanno salti mortali per contenere i costi dell'evento. E' certamente ragionevole richiedere una quota minima di partecipazione per sostenere le spese e poter premiare dignitosamente i vincitori. La grande bellezza di un premio di poesia, consiste nell'incontro e nella conoscenza reciproca di nuovi poeti, sia tra di loro, che con la giuria, arricchendo il bagaglio d'umanità e di conoscenza, con l'obiettivo comune di celebrare un giorno speciale con persone di ogni ceto, razza e bagaglio culturale, rinnovando quegli auspici di pace e fratellanza che la Poesia sostiene nel mondo e nella vita che attraversiamo. Una bella avventura dunque che comporta ricerca e lavoro ma anche tante soddisfazioni, per organizzatori e vincitori.
Fiori senza stelo
Il vento piega gli alberi
come fanciulle snelle.
Discende l'aurora
con vesti di nuvole e cielo.
I sogni
sono fiori senza stelo.
(Paolo Pezzaglia - da " L'imbuto rovesciato ")
come fanciulle snelle.
Discende l'aurora
con vesti di nuvole e cielo.
I sogni
sono fiori senza stelo.
(Paolo Pezzaglia - da " L'imbuto rovesciato ")
Il viandante
Resta con me questa sera,
tu che hai bussato alla mia porta.
Fermati, fuori fa freddo.
Pane e vino ci terranno compagnia,
il fuoco riscalderà il tuo cammino.
E' lunga la strada per Gerusalemme.
E' triste il passo del solitario.
Domani saliremo insieme
la collina degli ulivi,
poi scenderemo giù fino al mare.
Partiremo per terre lontane
dove il sole brucia le messi,
dove l'acqua non nutre la fonte,
dove la mano afferra illusioni.
E' fatica la strada per Gerusalemme.
E' speranza il pianto di quel bimbo.
(Vitale Tagliaferri - tratto da " Acqua di torrente ")
tu che hai bussato alla mia porta.
Fermati, fuori fa freddo.
Pane e vino ci terranno compagnia,
il fuoco riscalderà il tuo cammino.
E' lunga la strada per Gerusalemme.
E' triste il passo del solitario.
Domani saliremo insieme
la collina degli ulivi,
poi scenderemo giù fino al mare.
Partiremo per terre lontane
dove il sole brucia le messi,
dove l'acqua non nutre la fonte,
dove la mano afferra illusioni.
E' fatica la strada per Gerusalemme.
E' speranza il pianto di quel bimbo.
(Vitale Tagliaferri - tratto da " Acqua di torrente ")
venerdì 20 dicembre 2019
Paradisi artificiali
Tra spire azzurre di veleni
deformi i tuoi pensieri
e l'ago che inietti nelle vene
è fiore senza frutto.
Paradisi artificiali
serpeggiano liberi nel corpo
stanco di lottare.
Domar la vita
con sferze d'illusioni.
Amache invisibili
ti cullano leggere
e portano lontano
dove mare e cielo
fondono in turchini inimitabili
e l'Eden è terra
dove sei padrone incontrastato
e non v'è paura di notti
intrise di ombre cupe e minacciose
e ancora più in alto,
tra fasce di arcobaleni impazziti di luce.
Culle d'oblio avvolgono
in folli incantesimi
e l'anima stanca di fuggire
si piega sfinita.
Ma breve è il sogno:
picchia cruda la realtà.
Soltanto una ferita sulla pelle
e il cuore malmenato.
S'accavallano timori,
violentano tremori
e la paura ritorna danzando
il suo sabba infernale.
(Giulia Occorsio - tratto da Assiomi)
deformi i tuoi pensieri
e l'ago che inietti nelle vene
è fiore senza frutto.
Paradisi artificiali
serpeggiano liberi nel corpo
stanco di lottare.
Domar la vita
con sferze d'illusioni.
Amache invisibili
ti cullano leggere
e portano lontano
dove mare e cielo
fondono in turchini inimitabili
e l'Eden è terra
dove sei padrone incontrastato
e non v'è paura di notti
intrise di ombre cupe e minacciose
e ancora più in alto,
tra fasce di arcobaleni impazziti di luce.
Culle d'oblio avvolgono
in folli incantesimi
e l'anima stanca di fuggire
si piega sfinita.
Ma breve è il sogno:
picchia cruda la realtà.
Soltanto una ferita sulla pelle
e il cuore malmenato.
S'accavallano timori,
violentano tremori
e la paura ritorna danzando
il suo sabba infernale.
(Giulia Occorsio - tratto da Assiomi)
I giovani e la poesia
La poesia è considerata un argomento letterario di "nicchia" per i neofiti del pensiero umano e della scrittura creativa. Se leggere libri risulta una rara attività nel nostro paese, leggere poesia significa quasi essere "diversi". Sebbene il bel paese è citato quale paese di poeti, santi e navigatori e tanti si cimentano nella scrittura di versi, in Italia si legge poco ed ancor meno poesia. Naturalmente nelle classi con una formazione culturale più solida ci sono persone che amano leggere poesia e considerano questa attività un percorso di arricchimento per la mente e per lo spirito. Nell'era contemporanea dell'immagine ad impatto immediato, bombardati da fulminei e rapidi messaggi, quasi tutta la comunicazione si basa sul virtuale e la tecnologia offre un caleidoscopio immenso di informazioni e nozioni che lasciano il tempo che trovano senza un reale approfondimento nè degli argomenti e neppure dei contenuti. I giovani di oggi sono più disincantati ed informati (seppur malamente) di quelli del passato e non prestano molta attenzione all'introspezione ed all'analisi culturale; emotivamente molto più instabili e disumanamente controllati dal vigile occhio del "grande fratello" che tutto registra ed immagazzina sui loro tablet o smartphone, i ragazzi di oggi vivono la precarietà del nostro tempo, accerchiati da pubblicità implacabili che con seduttive pubblicità ingannevoli li esortano a consumare, fashion victims da adescare senza pietà, supportati dai cosiddetti "influencers" i quali artatamente operano lavaggi del cervello sulle vittime predestinate a consumare e poi gettare, per poter nuovamente consumare ed acquistare i prototipi dell'ultima generazione per non sentirsi esclusi e fuori dal coro o dal branco. Ma molti giovani avvertono il bisogno di qualcosa di più del possesso dell'oggetto alla moda e dell'imperversare del consumismo. I più fortunati che hanno ancora una guida nei genitori o in persone mature e consapevoli, possono contare ancora un poco su questi modelli, molto può aiutare avere bravi docenti, ma sappiamo che le cose non funzionano mai se non c'è collaborazione reciproca tra genitori e figli, scuola ed insegnanti, strutture ed organizzazioni propedeutiche. La poesia è strumento di rivelazione, introspezione, pensiero e comunicazione e molto potrebbe migliorare il vissuto giovanile. Un fenomeno popolare tra i giovani di oggi è il RAP , genere musicale basato sulla caduta prosodica delle parole (metrica dello studio del verso: accento-modulazione-voce) accordata con le percussioni della base musicale. I rappers (coloro che abbracciano il genere RAP) usano tipologie di rima tipiche della poesia:
- la rima baciata (AAAA)
- la rima alternata (ABAB)
- la rima abbracciata (ABBA)
i rappers di oggi sono gli aedo dell'antica Grecia che accompagnavano i loro versi con la cetra e la lira, molto popolari tra i giovani che a ritmo di Hip Hop accompagnano il loro tempo frastornato e volubilissimo.
giovedì 19 dicembre 2019
Una poesia di James Joyce
Il crepuscolo da ametista va
facendosi blu cupo,
il lume accende di pallido verde
gli alberi del viale.
Il vecchio piano suona un'aria
serena e lenta e gaia;
lei si piega sui tasti gialli,
di qua inclina il capo.
Pensieri schivi e seri grandi occhi e mani
vaganti come credono...
Il crepuscolo si fa blu scuro
con luci di ametista.
facendosi blu cupo,
il lume accende di pallido verde
gli alberi del viale.
Il vecchio piano suona un'aria
serena e lenta e gaia;
lei si piega sui tasti gialli,
di qua inclina il capo.
Pensieri schivi e seri grandi occhi e mani
vaganti come credono...
Il crepuscolo si fa blu scuro
con luci di ametista.
Ecco lo scrittore che si tramuta in poeta esprimendo in questa lirica "la tavolozza pittorica" della poesia, colori cangianti attraverso lo scorrere dei versi, dipingono un paesaggio dalle cromie alternanti che offrono al lettore la bellezza temporale dell'attimo fuggente.
James Joyce
James Joyce nacque nel 1882 a Rathgar (sobborgo di Dublino) dove visse e studiò fino alla laurea. Nel 1904 si trasferì a Trieste e divenne amico di intellettuali e scrittori italiani, tra i quali Italo Svevo (celebre la sua opera "La coscienza di Zeno"): Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale si trasferì a Zurigo e poi a Parigi, per tornare nella città svizzera poco prima della morte, avvenuta il 13 gennaio 1941. Autore di un capolavoro ancora oggi unico nel suo genere come l'Ulisse (tutto il romanzo si svolge nell'arco di una giornata), è forse lo scrittore che più di ogni altro ha contribuito alla nascita della letteratura moderna.
Il corvo
Aprii la finestra: ed allora con strepito d'ali
entrò nella stanza un maestoso corvo dei sacrali giorni
d'un tempo;
non fece alcun cenno d'ossequio, non un attimo
s'arrestò o indugiò;
ma con portamento d'un gran signore o di dama
si posò sulla mia porta -
si posò sul busto d'una Minerva, sopra la porta
della mia stanza -
lassù si posò e nulla più.
(da Il corvo di Edgar Allan Poe)
entrò nella stanza un maestoso corvo dei sacrali giorni
d'un tempo;
non fece alcun cenno d'ossequio, non un attimo
s'arrestò o indugiò;
ma con portamento d'un gran signore o di dama
si posò sulla mia porta -
si posò sul busto d'una Minerva, sopra la porta
della mia stanza -
lassù si posò e nulla più.
(da Il corvo di Edgar Allan Poe)
Edgar Allan Poe
Edgar Allan Poe fu considerato l'inventore di un nuovo genere letterario, quello cosiddetto "del terrore", nacque a Boston, in America nel 1809. La fama di questo autore è legata principalmente ai suoi celebri racconti. Ma le sue poesie non sono di minor fascino ed assumono preciso significato nella storia della lirica moderna. Una di esse, Il corvo, ebbe straordinario successo tanto da procurare allo scrittore il nomignolo di "Mr. Raven" (signor corvo). In questa lirica, protagonista è il nero volatile simbolo dell'inquietante messaggio di Poe, restando sempre accanto a lui, gracchiando alle sue domande sempre la stessa risposta: "Mai più". La poetica di Poe rappresenta un'anticipazione del simbolismo non eccedendo però mai nel cerebrale creando invece effetti di intensa emotività.
In Poe logica e lirica, simbolo e senso, istinto e volontà si organizzano in una sorta di nuova dimensione estetica, a prezzo di una tensione da lui sofferta fino all'isteria. Con la rozzezza dei suoi mezzi e fuori da ogni tradizione, egli contribuì enormemente a dare un nuovo senso all'espressione poetica (E. Cecchi).
martedì 17 dicembre 2019
La vera poesia buca la pagina
Si dice a volte di un attore particolarmente bravo o di un'attrice incredibilmente fotogenica che "bucano lo schermo" ed è assolutamente vero; individui con particolari abilità psicofisiche riescono a catturare l'attenzione degli spettatori con la loro presenza scenica, imponendosi con forte personalità e, facendo la differenza tra il grande professionista e la comparsa occasionale, poi, nel mezzo, c'è sempre la mediocre popolarità. Possiamo dire altrettanto della vera Poesia, e, mi piace scrivere con la lettera maiuscola l'arte della Poesia, ritenendola un altissimo mezzo di comunicazione tra i sensibili e per gli appassionati. La vera Poesia buca la pagina! Un testo poetico valido s'impone immediatamente per quella sorta di magia e di mistero che può comportare, oppure rapisce per una rapidità luminosa che ci cattura e sorprende quasi con sgomento, ed altrettanto fortemente ci prende per sempre, come un gioiello prezioso, un suo verso che memorizziamo nello scrigno mnemmonico delle nostre sinapsi.
Personalmente, dall'età di sei anni non ho più dimenticato ed ogni tanto mi viene spontaneo come un mantra ripetermi: " Ma secco è il pruno e le stecchite piante di nere trame segnano il sereno". Perchè? Perchè questo verso? Inconsciamente forse si tratta di una descrizione che la mia parte malinconica ha condiviso subito ed ha fatto sua.
lunedì 16 dicembre 2019
Canto solitario
Canta sul ramo
il suo richiamo chiaro.
Le ali tese in attenta risposta.
Nessuno accoglie
la mite canzone
nel tempo dell'uomo
perduto nell'assurdo volo del potere
(Giulia Occorsio tratta dalla raccolta "1999")
il suo richiamo chiaro.
Le ali tese in attenta risposta.
Nessuno accoglie
la mite canzone
nel tempo dell'uomo
perduto nell'assurdo volo del potere
(Giulia Occorsio tratta dalla raccolta "1999")
Io ti chiesi
Io ti chiesi perchè i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perchè sei tanto triste.
(Hermann Hesse da Poesie Romantiche)
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perchè sei tanto triste.
(Hermann Hesse da Poesie Romantiche)
domenica 15 dicembre 2019
La poetica nei romanzi di Hermann Hesse
Hermann Hesse è considerato uno dei maggiori scrittori tedeschi del Novecento: Autore di romanzi come Siddaharta, il lupo della Steppa, Narciso e Boccadoro, fu insignito nel 1946 del premio Nobel per la letteratura. Il suo interesse per il misticismo orientale e per quegli aspetti dell'animo umano che sfuggono al rigido controllo della razionalità, ne fanno un autore sempre attuale, di grande stimolo per i giovani.
" La notte giaceva insonne nella sua stanza, gridava il nome dell'amata con cento dolci teneri vezzeggiativi, la chiamava sua luce e sua stella, sua cerbiatta e sua palma, consolazione dei suoi occhi e sua perla..." (tratto da Il giovane innamorato)
" Una buona, intima oscurità, una calda culla dell'anima, una patria perduta si spalanca, tempo dell'essere informe, primo indeciso fluttuante sul fondo della sorgente, sotto il quale dorme il tempo degli antenati in una con i sogni della foresta primordiale..." (tratto da Una serie di sogni)
" A volte il dolce Iddio può rassomigliare ad un grande fiume, che scorre attraverso una notte di primavera, profondo e rumoreggiante. Ancora può rassomigliare ad un mare, che culla sole e tempeste sulle sue fredde onde... (tratto da Peter Camenzind)
"Il silenzio della solitudine mi avvolgeva come un castello sicuro..." (tratto da Gertrud)
" I dolci di Natale mandavano un profumo dolce sollevando nuvole di ancor più dolci memorie. L'abete col suo profumo narrava cose che non erano più... (tratto da Demian)
Tra le righe di questi romanzi catturiamo perle di poesia che illuminano d'immenso la grandezza letteraria di Hermann Hesse.
venerdì 13 dicembre 2019
La poesia nella narrativa
La poesia nella narrativa
Ci sono scrittori che raggiungono toni di lirismo nei loro romanzi e certe frasi indimenticabili e da sottolineare sono paragonabili ad autentiche poesie. Vi è mai capitato di scovare tra le righe di un libro di narrativa una frase illuminante che rivela una poesia nella prosa del testo? A me personalmente capita e mi "illumina di immenso" riscontrare la poetica nell'impresa narrativa.
Si tratta di grandi autori che, avendo forte talento, dipingono il verso nel testo letterario. Mi impegno a sottoporre alla vostra attenzione testi letterarii che esprimono passaggi di autentica poesia ed appena possibile ve li segnalerò. Mi piacerebbe che anche voi proponeste le vostre "illuminazioni". A presto...
Stonhenge
Stonhenge
Wedding of the day
with night
near Amesbury
singing stones
the essential history
enclosing
testament of existence
with seals of mystery
as a plastic surgery.
(Giulia Occorsio)
giovedì 12 dicembre 2019
La poesia rivela
Fare poesia significa cercare. Cosa cerchiamo? Tutto quello che le nostre emozioni sopite rivelano nella costruzione del testo poetico: mistero, intelligenza, amore, dolore, ironia, malinconia, timidezza, audacia, pessimismo, ottimismo, indolenza, intraprendenza, passione, malumore, orrore, affabulazione, umanità, tenerezza, fratellanza, allegria e tanto altro. Ma fare poesia non è soltanto rivelare emozioni, il suo scopo arricchisce con la forza della descrizione, tanto da trasformare la poesia in un palcoscenico dove prendono vita svariate forme di esistenza accompagnate dai molteplici colori che dipingono le nostre storie: poesie azzurre, rosse, arancioni, gialle, viola, verdi, castagna, grigio, nero, avorio, bianco e tutte le altre svariate gradazioni della tavolozza pittorica.
La poesia rivela dunque intangibilmente il tangibile. Svela con la seduzione di un verso indefinibile, le nostre definibili realtà.
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