sabato 21 dicembre 2019

I premi di poesia

I premi di poesia dovrebbero avere la funzione di premiare poeti che si distinguono per il significato della loro opera rendendone pubblicamente l'evento, per far conoscere gli autori al pubblico degli appassionati diffondendone il loro valore. Nel nostro paese questi premi sono numerosi ed alcuni di grande rilevanza artistica. Organizzare un evento del genere richiederebbe sponsor (per i costi della premiazione: brochure pubblicitarie, diffusione in rete e sui quotidiani, targhe, coppe, diplomi e premio personalizzato ai vincitori) ed addetti ai lavori per la valutazione e premiazione delle opere. Inoltre la scelta di una sede dove premiare e magari il patrocinio del Comune o della Regione dove l'evento si svolge. Non è uno scherzo, ed il buon esito di un premio di poesia dipende dall'insieme di tutte queste cose sopra elencate, nonchè dalla pazienza degli organizzatori, la loro competenza ed il giusto equilibrio per mediare tra una giuria che magari avrà gradimenti differenti nella valutazione dei testi che pervengono. Sarebbe sicuramente la strada più allettante e gratificante far partecipare gratuitamente coloro che desidererebbero partecipare, ma non sempre si può, specialmente quando gli sponsor non ci sono e gli organizzatori fanno salti mortali per contenere i costi dell'evento. E' certamente ragionevole richiedere una quota minima di partecipazione per sostenere le spese e poter premiare dignitosamente i vincitori. La grande bellezza di un premio di poesia, consiste nell'incontro e nella conoscenza reciproca di nuovi poeti, sia tra di loro, che con la giuria, arricchendo il bagaglio d'umanità e di conoscenza, con l'obiettivo comune di celebrare un giorno speciale con persone di ogni ceto, razza e bagaglio culturale, rinnovando quegli auspici di pace e fratellanza che la Poesia sostiene nel mondo e nella vita che attraversiamo. Una bella avventura dunque che comporta ricerca e lavoro ma anche tante soddisfazioni, per organizzatori e vincitori.

2 commenti:

  1. Mi permetto qualche considerazione in merito a questo post…
    Ho avuto la fortuna di partecipare alcune volte alla organizzazione di Concorsi Poetici. Ebbene, ogni volta, mi sono convinto che, quando c’è di mezzo la Poesia, è sempre una Festa. Si arriva con i sorrisi. Si celebra la vitalità, la possibilità di manifestare la creatività, praticando la passione dello scrivere in versi. Passione: inclinazione, dono, talento, l’essere portati verso la “pratica” poetica. Pertanto, non soltanto l’essere amanti del genere, ma il tradurre in opere tale amore. Non voglio usare la parola “poeti”, seppur sbrigativo termine che sintetizza la categoria di chi ama scrivere in poesia. (E si sa che, scrivere in poesia, è molto diverso dallo scrivere in prosa). Dicono che “veri poeti” siano tutte quelle persone che esprimono “in forma artistica” la loro predisposizione a scrivere poesie. Domanda: ma che cosa è la Poesia? A ciascuno di noi la propria definizione. Da quando ho iniziato a verseggiare, la mia opinione in merito è questa: se la Poesia è alito dello spirito e sospiro dell’anima, è anche maestria di mano che scrive, ubbidendo alla mente e al cuore. (Certamente vi è noto che Giacomo Leopardi ha impiegato otto anni a rendere definitiva la sua notissima poesia “A Silvia”, cambiando, ricambiando, affinando molte parole).
    Ma, torniamo alla Festa, ai vari Concorsi: tantissimi appuntamenti poetici che sono motivo di aggregazione, conoscenza e confronto tra chi magari fa fatica a dare gloria alla Poesia e chi invece ne è facilitato. La Poesia ama chi la ama. E il fatto stesso di aderirvi è gesto di apertura, di sfida, verso i propri orizzonti. Occasioni certamente non sprecate, anzi, colte al volo dalle mani di tutti coloro che le vogliono offrire. Ovviamente, ha un ruolo decisivo l’armonia delle forze accomunate nella organizzazione di ogni particolare, affinché “si compia il meglio”.
    E non fa nulla se il partecipante non arriva sul podio, se lo sfiora, se lo deve guardare da lontano. Conta, questo sì che conta, è che ogni gioiosa giornata venga via via considerata, dagli organizzatori e dai partecipanti, un ulteriore passaggio dedicato all’amore verso la Poesia. E i poeti sono sempre in cammino, mai soli, mai singoli, mai solitari…
    (Vitale Tagliaferri)

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  2. Ti ringrazio caro Tagliaferri del bellissimo ed esplicativo commento in merito a questo argomento, condivido, con entusiasmo, il tuo pensiero e mi auguro che in futuro tu possa ancora collaborare come in passato abbiamo egregiamente fatto con le magnifiche esperienze anche replicate del premio Abbadia Lariana ed ultimamente con la seconda edizione del premio Adriana Martino.

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